Mi sto accorgendo che ciò che emoziona è estremamente raro, e per questo estremamente prezioso. L’emozione è fondamentalmente dentro di noi, ma difficilmente esce fuori allo scoperto e fa battere il cuore all’impazzata e sudare freddo: almeno per me per ora funziona così. Ho bisogno di sfide per emozionarmi, di fare foto difficili e in condizioni che non mi sono mai capitate per le mani, o meglio, per l’obiettivo. Un’occasione che mi ha fatto saltare il cuore in gola e farmi pensare che non ce l’avrei mai fatta è stato il backstage e la sfilata di Massimo Rebecchi.
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